Studio Medico Destefanis

Medicina Generale Convenzionata col S.S.N.

 
 

Note AIFA

 

 

Ecco come sul sito del Ministero della Salute viene raccontato l'inserimento nel panorama della sanità italiana delle ormai famigerate Note limitative alla prescrizione dei Farmaci. In pratica delle chiare limitazioni alla possibilità dei Medici di prescrivere gratuitamente ai pazienti, cioè a carico del Servizio Sanitario Nazionale, determinate categorie di farmaci. Le prime versioni sono state realizzate dalla ormai decaduta CUF (Commissione Unica del Farmaco) a partire dal 1994, mentre le versioni recenti a partire dal 2004 sono state emanate dalla nuova AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco). L'ultimo aggiornamento completo delle Note è del Gennaio 2007, ma molte note sono state poi abrogate o modificate da provvedimenti successivi.

 
Elenco delle Note AIFA attualmente in vigore

Note AIFA

 

Le Note sono state introdotte dalla Commissione Unica del Farmaco (Cuf) nel 1994 con la stesura del nuovo Prontuario del Servizio Sanitario Nazionale e la riclassificazione dei farmaci in tre fasce (A, B, C). In particolare, la gratuità di alcuni farmaci di classe A è stata vincolata all’adozione di una Nota e alla sua sottoscrizione da parte del medico al momento della prescrizione.

L’obiettivo principale delle Note, tuttavia, soprattutto nella loro nuova edizione, non è il contenimento della spesa farmaceutica, ma piuttosto il tentativo di ottenere una maggiore appropriatezza della prescrizione.

 Perché le Note

L’Italia è, insieme alla Francia, uno dei pochi Paesi ad avere uno strumento come le Note per controllare l’uso dei farmaci, ma questa originalità ha diversi motivi.

Il primo, contingente, è stato quello, già citato, di cercare di contenere una spesa farmaceutica fuori controllo. Il secondo, che con il tempo è diventato l’obiettivo principale, consiste nello sforzo di razionalizzare la prescrizione, introducendo il principio che ogni problema terapeutico va risolto con gli strumenti dimostratisi più efficaci.

Esisteva anche un’altra possibilità per cercare di raggiungere questi obiettivi: il ricorso alle linee-guida. In Italia, però, diversamente da quanto successo in altri Paesi, molti le consideravano un mezzo coercitivo e limitativo della libertà del medico. In effetti in molte nazioni le linee guida sono diventate con gli anni uno strumento insostituibile della pratica medica e sono state le stesse associazioni dei medici a promuoverne la realizzazione e la diffusione. Così hanno fatto, per esempio, la British Medical Association in Gran Bretagna e l’American Medical Association negli Stati Uniti.

In pratica, la necessità di orientare le prescrizioni in base ai risultati terapeutici ottenuti, in alcuni Paesi ha suggerito l’adozione di linee-guida che informano il medico su cosa fare, mentre in Italia ha portato alle Note, che ne limitano le scelte alle indicazioni basate su dati certi di efficacia. In anni recenti, tuttavia, anche in Italia il ricorso alle linee-guida è diventato sempre più frequente. Linee-guida e Note sono strumenti che puntano al medesimo obiettivo: l’appropriatezza dell’atto medico.

 

 

 

 
© SMD - Ultima mod. 24 Gennaio 2007