Le
Note sono
state introdotte dalla Commissione Unica del Farmaco (Cuf) nel 1994
con la stesura del nuovo Prontuario del Servizio Sanitario Nazionale e
la riclassificazione dei farmaci in tre fasce (A, B, C). In
particolare, la gratuità di alcuni farmaci di classe A è stata
vincolata all’adozione di una Nota e alla sua sottoscrizione da
parte del medico al momento della prescrizione.
L’obiettivo
principale delle Note, tuttavia, soprattutto nella loro nuova
edizione, non è il contenimento della spesa farmaceutica, ma piuttosto
il tentativo di ottenere una maggiore appropriatezza della
prescrizione.
Perché
le Note
L’Italia è, insieme alla Francia, uno dei pochi Paesi
ad avere uno strumento come le Note per controllare l’uso dei
farmaci, ma questa originalità ha diversi motivi.
Il primo, contingente, è stato quello, già citato, di
cercare di contenere una spesa farmaceutica fuori controllo. Il
secondo, che con il tempo è diventato l’obiettivo principale, consiste
nello sforzo di razionalizzare la prescrizione, introducendo il
principio che ogni problema terapeutico va risolto con gli strumenti
dimostratisi più efficaci.
Esisteva anche un’altra possibilità per cercare di
raggiungere questi obiettivi: il ricorso alle linee-guida. In Italia,
però, diversamente da quanto successo in altri Paesi, molti le
consideravano un mezzo coercitivo e limitativo della libertà del
medico. In effetti in molte nazioni le linee guida sono diventate con
gli anni uno strumento insostituibile della pratica medica e sono
state le stesse associazioni dei medici a promuoverne la realizzazione
e la diffusione. Così hanno fatto, per esempio, la British Medical
Association in Gran Bretagna e l’American Medical Association negli
Stati Uniti.
In pratica, la necessità di orientare le prescrizioni
in base ai risultati terapeutici ottenuti, in alcuni Paesi ha
suggerito l’adozione di linee-guida che informano il medico su cosa
fare, mentre in Italia ha portato alle Note, che ne limitano le
scelte alle indicazioni basate su dati certi di efficacia. In anni
recenti, tuttavia, anche in Italia il ricorso alle linee-guida è
diventato sempre più frequente. Linee-guida e Note sono
strumenti che puntano al medesimo obiettivo: l’appropriatezza
dell’atto medico.
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